giovedì 14 ottobre 2010

CAZZO

22 settembre 2010
Scivola,con fare insolitamente timoroso,la mia mano come un vascello solitario alla deriva.Sulla tua schiena. E il tuo retro,indescrivibile piacere che si moltiplica e si espande mentre imperterrita incedo sulla tua schiena di bruna bellezza.Si intaglia nella mia mente il tuo sentore,brandelli di profumo mi cullano,sono qui,accanto a me nel nostro letto.Sento il mio corpo fremere per la lontananza,manca la tua pelle che scorre sulla mia,la liscia,la scalda.Rifuggo il vuoto,la geografia,le paranoie.Rifuggo il ricordo di questa sera,una banalità ci allontana,ci incattivisce.Vorrei chiudere gli occhi e trovarti adagiata sull’altra metà del cuscino,sentire le tue mani qui,sul mio corpo,nel mio corpo,mentre mi accarezzi dentro e fuori,mentre cancelli le mie paura.Cazzo.Vorrei poter cancellare i problemi dal mondo e scrollarmi di dosso le incomprensioni,sorriderti e fingere che non sia accaduto nulla.Invece cade una lacrima,stoica,amara,viscida e tu sei lontana,nuoti fra mille pensieri ai quali non posso dare nome.Tortura.Mi tortura l’idea di non sapere cosa vortica nella tua mente,mentre quello che sta nella mia non me lo posso scollare.