mercoledì 11 marzo 2015

Senza nome parte prima

Vivo nell'ombra di una casa
occupando i suoi non-spazi
nell'assenza delle pareti mi rannicchio
Non mi sento ma ci sono,
tu sei con me ma cercando non mi trovo
Eppure ero sicura di esserci.
Fino ad un attimo fa ero proprio qui
estesa,pesante,ingombrante
un attimo dopo sono svanita
Evanescente nella mia non casa
nel mio non spazio
nel mio non.
Allora mi rialzo,mi ammalo,mi stordisco
per sentirmi meglio,forse solo per sentirmi
lievemente,in superficie,come una mano che sfiora
ma è indecisa se toccare,se sprofondare,afferrare.
Nell'inquietudine sono aggrappata alla mia materialità
di aria pesante ma nella serenità mi percepisco
per contatto acquoso,per sottrazione tra ciò che non sono io
con certezza,e ciò che probabilmente mi appartiene.
E quindi come riassemblare i pezzi,come se non con
estenuante approssimazione,tentativi e fallimenti
come se non con una costante analisi della me passata
e la costruzione incerta di una possibile me presente
che vive una vita improvvisata,una bozza da correggere.