mercoledì 26 gennaio 2011

CATALESSI ENCOMIASTICA

26 gennaio 2011
Un po’ donna,un po’ aperta
Sesso e cenere dipinti,di sangue
Di unghie scoperte sulla carne
Tagliente,tagliata,dormiente
Si volta,rinasce e seduce
Con passo altisonante si struscia
E si cala la veste
Si impala e si immola
si bagna e si schiude,fiore notturno che accoglie
Il sole,la mano
La afferra e la morde,ci passa la lingua
ci infila un po’ di cuore.
Lancia un paio di pensieri,nichelino passeggero che sfuma
Ti pensa la notte,ricade laggiù
Un po’ a valle,un po’ a mare e si immerge
Nel sale e sboccia sul bagnasciuga
Godendo
In silenzio di spasmi involontari conditi
Di lacrime d’acido
Poi scoppia e si dilunga
Coi piedi
Si punta
E si tinge di squarcio sulla neve
Lo allarga,lo scioglie,si annoda e si accarezza
L’altro crine,divora e si pente
Segue la rotta della carne polposa
Di freccia che sgorga,di nausea
Di perversione
Prega e bestemmia il giorno
Arrivato
Non nasconde più il tutto
Nell’indefinito contorno senza confini
Dove il tutto e il niente si mescolano fino a fottersi.

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