23 novembre
Stavamo sdraiati,con lo sguardo perso in quell'iperuranio voltato a botte.Il vento scompigliava i tuoi capelli corvini; i tuoi occhi erano più freddi delle immense distese di ghiaccio.
-stasera faremo l'amore,e a te piacerà-
Queste furono le premesse della storia d'amore più bella e breve di sempre.Io con il ventre stropicciato sotto la seta rosa,e tu con le tue mani grinzose e possenti.Questo eravamo,due sconosciuti gettati in un lurido giardino pubblico,ognuno immerso nella propria solitudine sconfinata.
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