venerdì 13 maggio 2011

CORIANDOLI

Questa sera l’aria sembra ricordare tanti piccoli asterischi colorati che entrano nelle mie caverne e portano immagini di leggerezza,di libertà giovanile e di sudore. Tutto si insegue come in una gara senza traguardo,prima il freddo,poi il caldo,poi il freddo. Niente di più e niente di meno,eppure ogni volta c’è sempre qualcosa di diverso dentro od attorno a noi che ci illude che sia tutto nuovo. Questa mattina ho incontrato una mia vecchia compagna dell’asilo. Me la ricordo ancora con le sue pesanti trecce bionde e i suoi fuseaux verde acqua. Mi ricordo i mille pomeriggi trascorsi a rincorrersi nei campi infiniti con il fieno,i cavalli e le ginocchia sporche di fango. Mi ricordo quando ci arrampicavamo sugli alberi per salvare i gattini e fingevamo di essere dei super eroi. Poi una maratona di lancette la ributta sul mio cammino,con i capelli corti,un sorriso da donna,un fidanzato,un figlio. E’ cambiato tutto,eppure il calore primaverile è lo stesso di sempre. Invece il tempo è passato, e siamo cresciute,siamo diventate grandi. Grandi come quando da bambina,rifugiata nel lettone dei miei immaginavo a come sarei stata a vent’anni,che ai tempi mi sembravano tanto lontani ed irraggiungibili. Eccoli qui invece. Pensavo al futuro senza preoccupazioni,senza timori,con un sorriso stampato sulla faccia e la sensazione che la mia infanzia non sarebbe mai finita. Ora pensare a cosa farò nei prossimi quindici anni della mia vita mi mette l’angoscia,il timore di non riuscire a raggiungere l’indipendenza,di non trovare un lavoro. Altro che avere quattro anni e credere che tuo padre ti costruirà una casa in giardino e che lavorerai come veterinaria con animali sani ed immortali.Non sono nemmeno un briciola simile alla persona che avrei voluto essere,perché ai tempi dire quando avrò vent’anni significava quando sarò adulta,grande,come la mamma ed il papà. Adesso mi guardo,e non mi sento per niente grande,mi sento ancora quella bambina tonda con le lentiggini e le guance rosse,con le ginocchia sporche di nero e tanta voglia di correre nei campi.

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