venerdì 6 novembre 2009

BIANCO

02 ottobre 2009

Chissà se nella stessa luna ami perdere lo sguardo e inciampare

distrattamente nei miei occhi annegati.

Forse non sai quanto la bellezza delle tua labbra mi accompagni tra le tenebre

vomitando parole mai nate

e sempre desiderate. Piangi il mio stesso sale

logaritmo polposo che batte in te,assennato ti trascina nel raziocinio

generando la mia debolezza

sotto uno scroscio caldo,di acqua pesante.

Mi sporca

Di sudati ricordi trasandati,dimenticati e riaffiorati tra le tue assenze

Con espressioni mai viste,immaginate da lontano,attraverso distanze irriducibili

E ti appoggi egoisticamente ai minuti che scivolano su di me

Senza essere vissuti

Fotogrammi distratti ,lasciati cadere nel vuoto di un pensiero mancato

Radiohead che grattano nel profondo, muscoli tesi che si accartocciano sulle ossa fragili

Cos’è la materia umana,quando svuotata del suo essere amore personificato?

Brandelli di urla,straziante viola sotto le palpebre, dita atrofizzate senza l’ultimo ballo

Questa la disfatta dell’uomo,l’ago impercettibile dell’amore

che annienta l’esistenza come un banale prelievo.

Ma nulla vi è di banale nella privazione della vita.

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