venerdì 6 novembre 2009

TRASGRESSIONE DOMENICALE

11 ottobre 2009

Le pagine del giornale più anticonvenzionale di tutti i tempi surfano sotto i miei polpastrelli incollando il mio sguardo a quelle fotografie insolenti di donne senza freni,rockstar immortali e arte personificata in grandi nomi della moda.Un insolito caldo ottobre avvolge la mia pigra domenica, ricorda vagamente la mia estate londinese,quando il più caldo raggio di sole mi faceva brillare gli occhi. Vorrei essere in quel prisma di verde gaiezza, sentire il bambu rintoccare secco per le sferzate di vento, rollarmi una sigaretta e aspirare boccate profonde,leggendo rolling stone e ascoltando della buona musica. I miei anfibi ai piedi, amici inseparabili, simbolo di un no urlato alle imposizioni di un mercato del lusso italiano e provinciale. Mi piace ancora pensare di poter uscire di casa e trovarmi a southbank nel giro di mezz’ora,amo illudermi,nonostante siano passati due mesi. Ho il bisogno viscerale di camminare su quel pavimento grafite, alzare lo sguardo tra il vento bianco e percepire la mia fisicità tra i sogni di una vita. Invece non mi è concesso. Devo vivere ogni giorno fingendo di amare questo posto,di amare la gente che mi circonda mentre ogni mattino sento l’odio pulsare nelle mie vene,la voglia di fuggire,tornare alla vita da sempre ambita,là,dove sento di poter esprimere la mia più recondita essenza.

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