venerdì 6 novembre 2009

FIORI SECCHI

23 settembre 2009

Lentamente,scavando tra mille profumi emerge un ricordo appuntito. Scinde il mio essere,sovrastando ogni ragione,abusando della mia tranquillità. Caos primordiale sotto vetro,esistenza vacua che scema in allergia asettica irrompendo nelle mie giornate con trascurata violenza. Cristallizza quel soave pianto sulla mia colorita piaga,con un unico nome,un unico perenne cilicio impalpabile. Grava su di me una pantagruelica colpa,conficcandosi tra la mia carne,lacera ogni tessuto sano necrotizzando la purezza del giusto pensare. Ancora mi sfugge il movente, ancora mi fermo a riflettere su cosa mi spinse, un apatico frangente di vita a lasciarmi sollevare da questo turbine di cagionevole passione repressa.

Nessun commento:

Posta un commento