domenica 8 novembre 2009

LA PIUMA ED IL FANGO

9 novembre 2009

Cade,la pioggia senza freni inibitori,fregandosene di provocare bagnata eccitazione sul mondo circostante.Intrappolata tra le mie dita una matita con la punta smussata, tra gli occhi lettere da imprimere nella mente,occupata dai soliti vecchi accordi. Questa sera parliamo,come mille altre volte,ed io,ligia al solito copione,bramo di possedere i tuoi 21 anni di sfrontata bellezza, di saperti mia e di nessun’altro,costringendomi ad una tortura ormai diventata abitudine.Godo quasi della mia sofferenza,incapace di staccarmene,di porre un limite.Come un pianoforte scordato continuo puntualmente a suonare,sperando che si accordi da sé.Sei preziosa,come un’antica bambola in seta,inafferrabile come la polvere,indecifrabile come un manoscritto storico e fottutamente non mia come il peggiore degli incubi.

Nessun commento:

Posta un commento